Nel 1980 Commodore commercializzò il Commodore VIC20, aveva una tastiera robusta con otto tasti funzione programmabili e uscirono molti giochi con una bella grafica e un bel sonoro aveva una CPU MOS 6502 con ben 5 KByte di ram 3,5 utilizzabili per i programmi espandibili fino a 64 KByte , 20 KByte di Rom. Disponeva di un lettore a cassette con il quale si potevano caricare i programmi delle varie riviste o salvarne di propri. La risoluzione dello schermo era di 22×23 caratteri e in grafica era 176×184 pixels 8-16 colori.
Commodore aveva prodotto anche un lettore floppy disk acquistabile a parte ovviamente e le dimensioni erano quasi quanto il computer stesso.
Nel 1982 Commodore annunciò l’uscita del Commodore C64 esteticamente identico al precedente modello VIC20 solo di un colore più scuro. La CPU era MOS 6510 e aveva sempre 20 KByte di rom ma aveva di serie 64 KByte di ram circa 38 KByte disponibili per l’utente.
La risoluzione era di 320×200 16 colori in alta risoluzione e di 160×200 in multicolor, mentre in testo era 40×25 caratteri. Uscita TV a colori, uscita monitor a colori, due porte joystick, una per il tape e una per moduli di espansione.
Nel 1984 usci in vendita il Commodore C16 bellissimo case antracite con una tastiera grigio chiaro ma colori a parte l’aspetto era quello dei suoi predecessori, CPU 7501 con una rom di ben 32 Kbyte, la ram di serie era di 16 KByte.
La risoluzione grafica era di 320×200 e 160×200 multicolor.
Sempre nel 1984 Commodore presentò il Commodore Plus 4, un look accattivante che io personalmente ho apprezzato moltissimo ma non fu capito molto ed era raro trovarlo tra gli amici, anzi l’unico esemplare lo acquistai io.
CPU 7501 0 8501, aveva installato 64 KByte di rom e 64 KByte di ram di serie.
Una particolarità del Plus 4 era che aveva residenti un editor di testo, un software per elaborare fogli elettronici, e un software per database, insomma una sorta di office residente in rom.